La Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia apre giovedì 23 marzo la mostra "Serenissime trame", a cura di Claudia Cremonini, Moshe Tabibnia, Giovanni Valagussa, che costituisce la prima presentazione in sede museale della collezione Zaleski, con una selezione di venticinque antichissimi tappeti - capolavori assoluti - provenienti dal vicino Oriente individuati all’interno di una raccolta preziosa, vastissima e probabilmente la più completa al mondo.
L’esposizione nella straordinaria sede veneziana - prodotta dal Polo Museale del Veneto e dalla Fondazione Tassara di Brescia, cui la raccolta è stata recentemente donata - rappresenta un omaggio alla passione collezionistica di Giorgio Franchetti, fondatore del museo statale di Ca’ d’Oro, che aveva concentrato i suoi interessi giovanili proprio sui tappeti e nutriva uno spiccato interesse per le arti decorative.
All’interno della collezione Zaleski è stato scelto un nucleo di rarissimi tappeti realizzati nel Quattrocento e nel Cinquecento. Essi rappresentano alcune tra le più apprezzate tipologie, giunte a Venezia lungo le rotte dei commerci dall’Oriente: tessuti straordinari, coloratissimi, composti da elaborati intrecci dalla forte carica simbolica.
Il confronto con alcuni dipinti italiani databili tra metà Quattrocento e metà del Cinquecento prescelti all’interno di un’area d’influenza culturale strettamente legata ai domini della Serenissima, permette il riscontro immediato con l’ampia diffusione in area settentrionale, e in particolare in ambito lombardo-veneto ed estense, di questi oggetti di lusso.
Il centro studi della Galleria Moshe Tabibnia ha fornito tutto il supporto scientifico necessario al concepimento della mostra dalla scelta dei tappeti alla compilazione delle schede di catalogo relative. Una delle chiavi di lettura offerte è il duplice tema della collezione Zaleski e dei dipinti del Rinascimento che illustrano sia la diffusione dei tappeti sia il ruolo unico di Venezia nell'affidarli alla sensibilità artistica occidentale e dunque al collezionismo. Romain Zaleski e Giorgio Franchetti, tra gli altri presenti idealmente in questa mostra, ne sono perfetti esemplari.
Il centro di conservazione della Galleria Moshe Tabibnia ha fornito tutto il supporto necessario alla esposizione dei preziosissimi e delicati tappeti.
Tre tappeti della collezione Franchetti sono stati restaurati al loro antico splendore per l'occasione con il generoso contributo di Fondazione Bruschettini, Galleria Moshe Tabibnia e Open Care per rimanere in sede permanente.