titolo
messaggio
I magnifici tappeti Sanguszko
ESTERNA

“I tappeti più belli del mondo”: un gruppo di capolavori dalla Persia del XVI secolo

Da un’idea di: Fondazione Bruschettini per l’Arte islamica e Asiatica
A cura di: Michael Franses

Palazzo Rosso, via Garibaldi 18, Genova

10.11.2022 – 12.02.2023
Opening: Giovedì 11 novembre

L'apice della produzione del tappeto persiano fu nel periodo safavide tra il 1525 e il 1575, durante il regno di Shah Tahmasp I. A questo periodo risalgono le favolose rappresentazioni del “giardino del Paradiso”, opera dei principali artisti dell'epoca. I tappeti fungevano da veri e propri ‘giardini portatili’, immagine del divino sulla terra, parchi di delizie colmi di animali, simbolo di nutrimento eterno e abbondanza, di angeli e di musici.

Questi tappeti venivano tessuti nelle principali città della Persia come Tabriz, Kashan, Qazvin e Kirman. Poiché in questo periodo la Persia era costantemente attaccata dai turchi ottomani, Tabriz, la capitale dell'inizio del XVI secolo, non era sufficientemente tranquilla e quindi furono creati centri di produzione più sicuri nella Persia centrale. La città di Kirman, nel sud della Persia, è stata una delle poche località con una produzione quasi continua almeno dal secondo quarto del XVI secolo fino ad oggi. In questa particolare mostra presentiamo i cosiddetti tappeti Sanguszko, dal nome dell'esempio più spettacolare che si dice sia stato con la famiglia Sanguszko in Ucraina per molti secoli.

Oggi si conoscono quattordici tappeti che sono stati realizzati probabilmente nella stessa zona del tappeto Sanguszko, così come altri due strettamente correlati.

Questa mostra straordinaria nasce da uno dei tappeti Sanguszko in particolare, quello oggi di proprietà dell'Instituto Valencia de Don Juan di Madrid, per il quale nel 2017 la Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica di Genova ha finanziato un importante progetto conservativo presso Open Care di Milano. La Fondazione già in passato ha organizzato mostre al termine di progetti di conservazione di opere provenienti da istituzioni pubbliche, presentando gli oggetti conservati insieme ad altre opere ad essi correlate.

L'ubicazione di tutti i quattordici cosiddetti tappeti Sanguszko tranne uno e si trovano in dodici diverse località: Shiga (Kyoto), Parigi, Lione, Boughton, Berlino, Milano, Teheran, Madrid, Londra, Vienna, Boston, Washington DC. Palazzo Rosso si sta impegnando a radunare quanti più possibili tappeti Sanguszko e ha già

 

Se assemblare un così vasto gruppo dei più importanti tappeti persiani del XVI secolo non ha precedenti, il ruolo della città di Genova in un evento del genere non lo è. All'inizio del XIV secolo i genovesi avevano un consolato a Tebriz. I genovesi erano molto favorevoli alla corte degli Īlkhān. La maggior parte degli inviati degli Īlkhān presso il papa e i re d'Europa erano genovesi; nel 1344 al-Ashraf, allora principe di Tebriz, inviò un'ambasciata a Genova (così citano documenti del XIV secolo). Nel corso del XVI secolo la seta più pregiata che si potesse procurare in Europa proveniva dalla Persia; molto fu acquistato dai mercanti genovesi ad Aleppo e insieme a spezie e coloranti tutto contribuì ad arricchire notevolmente la città di Genova e le dimore dei Genovesi anche nel secolo successivo.

Palazzo Rosso aggiungerà in mostra anche alcuni eccezionali tappeti persiani provenienti da altri centri di tessitura, nonché una selezione di manufatti e miniature persiane safavidi contemporanee ai tappeti, che insieme collocheranno i magnifici tappeti Sanguszko nel loro contesto storico. Per gli amanti della straordinaria bellezza questa è senza dubbio una mostra da non perdere.

Questa mostra sarà il più importante raduno di tappeti d’epoca safavide, presentando otto tappeti Kirman “Sanguszko” del XVI secolo provenienti da: Musée du Louvre, Parigi, Musée des Tissus, Lione, Collezione Thyssen, Madrid, Instituto Valencia de Don Juan, Madrid, Museo di Arte Islamica, Berlino, Sua Grazia il Duca di Buccleuch, Inghilterra, e da collezioni private.
Per molti di quelli non presenti in mostra, saranno visibili riproduzioni a grandezza naturale nella sala principale del primo piano del Palazzo.

La Galleria Moshe Tabibnia presta eccezionalmente tre degli otto tappeti in mostra, due 'Sanguszko' e un Kirman, ora parte della collezione della galleria, provenienti rispettivamente dalle celeberrime collezioni Rothschild, Benguiat e Jekyll.

dal 10/11/2022 al 12/02/2023
Palazzo Rosso
< BACK
CATALOGO