Nata da un’idea di Claudia Branca, Direttore del MUST la mostra è allestita nelle sale del piano terra del MUST Musoe Storico della Città di Lecce e sarà visitabile dal 22 marzo al 22 ottobre 2024.
L’esposizione presenta una significativa selezione di opere di Fiber Art, "una corrente che fonda il suo operare sull’uso della tessilità, intesa sia come polpa, filo, fibra o tessuto, sia come procedimenti tecnici, concettuali o virtuali", come l’ha definita Renata Pompas. Un esteso e variegato universo di cui nella mostra si propongono trenta opere eseguite da artisti nazionali e internazionali di diverse generazioni. L’obiettivo della mostra è far conoscere un particolare settore espressivo dell’arte visiva internazionale contemporanea, ponendo in luce anche le ricerche di autori appartenenti al territorio salentino.
La Galleria Moshe Tabibnia partecipa al progetto con due opere dell'Atelier d'arte tessile Elio Palmisano: "Bagnante" (1973) di Fortunato Depero e "La Ballerina" (1975) di Gino Severini.
L’esposizione presenta una significativa selezione di opere di Fiber Art, "una corrente che fonda il suo operare sull’uso della tessilità, intesa sia come polpa, filo, fibra o tessuto, sia come procedimenti tecnici, concettuali o virtuali", come l’ha definita Renata Pompas. Un esteso e variegato universo di cui nella mostra si propongono trenta opere eseguite da artisti nazionali e internazionali di diverse generazioni. L’obiettivo della mostra è far conoscere un particolare settore espressivo dell’arte visiva internazionale contemporanea, ponendo in luce anche le ricerche di autori appartenenti al territorio salentino.
La Galleria Moshe Tabibnia partecipa al progetto con due opere dell'Atelier d'arte tessile Elio Palmisano: "Bagnante" (1973) di Fortunato Depero e "La Ballerina" (1975) di Gino Severini.