“Sono drappi rituali che arrivano dal cuore del Caucaso. [...] Massima espressione artistica di un piccolo popolo conficcato tra le più sperdute montagne del Caucaso, i Dagi. [...] ‘La loro perfezione artistica sembra anticipare gli esiti astratti e decorativi dei maestri del Novecento: Klee, Mirò, Matisse.’ afferma l'inglese Robert Chenciner, viaggiatore gentiluomo e studioso di arte tessile che, dopo una serie di viaggi nel Caucaso negli anni Settanta e Ottanta del Novecento, ha fatto conoscere i Kaitag all'Occidente [...] ”.
 
Beba Marsano