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Tessere la pace. Omaggio a Guernica
GALLERIA MOSHE TABIBNIA
« Comment voulez-vous qu'un spectateur vive mon tableau comme je l'ai vécu? Un tableau me vient de loin: qui sait de combien loin, je l'ai deviné, je l'ai vu, je l'ai fait, e ce pendant le lendemain je ne vois pas moi-même ce que j'ai fait».
– Pablo Picasso, 1935
 
La Galleria Moshe Tabibnia è lieta di presentare l’operaTessere la pace, in occasione della Design Week 2023.
 
Si tratta di allestimento tematico realizzato presso la Sala Brera del piano terra, che raccoglie sei arazzid’apres: una libera reinterpretazione di alcuni elementi che compongono Guernica(1937), la celeberrima opera di Pablo Picasso che esattamente settant’anni fa fu trasportata in Italia e qui esibita per l’unica volta, nell’ambito della monografica a Palazzo Reale di Milano. Dal 23 settembre al 31 dicembre del 1953, infatti, Guernica veniva esposta nella Sala delle Cariatidi, assieme a più di trecento ulteriori opere del maestro spagnolo, dando forma alla più grande retrospettiva di Picasso mai tenutasi in Italia. La Sala delle Cariatidi, al momento di accogliere il capolavoro picassiano, presentava ancora i segni dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, amplificando così il significato dell’opera.
 
Il progetto espositivo Tessere la pace nasce da un’idea del MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro, che per la prima volta ha esposto tali arazzi nell’ambito dell’importante mostra Picasso e Guernica. Genesi di un capolavoro. Contro tutte le guerre, conclusasi il 19 febbraio 2023.
 
Recentemente lo stesso Museo Reina Sofia ha deciso di inserire questi arazzi nella sezione Rethinking Guernica, dedicata proprio alle citazioni contemporanee del capolavoro di Picasso.
Inserendosi in un percorso di omaggi e tributi al genio artistico di Pablo Picasso nell’anniversario dei cinquant’anni dalla sua morte, il progetto espositivo Tessere la pace. Omaggio a Guernica apre in contemporanea al progetto Un tableau me vient de loin. 15 disegni di Pablo Picasso15 disegni di Pablo Picasso dal 1905 al 1970, un’esposizione di opere su carta del grande Maestro, presso il terzo piano della galleria  BUILDING, Milano, dal 14 aprile al 27 maggio 2023. Dal primo disegno del 1905, Saltimbanque et Jeune Fille che si inscrive nell’orbita del Periodo Rosa, al grande cartone che riproduce dei pescatori al lavoro (1957) e che sarà poi inciso con la tecnica del béton soufflé dallo scultore Carl Nesjar, collaboratore e amico al quale è infatti dedicato il frontespizio Tete d'homme (1965), qui esposto. Fino ad arrivare a una testa di moschettiere del 1969 o al piccolo cartoncino disegnato a pennarello Nu couché au collier / Deux têtes (1970), dedicato al musicista Norman Granz, con il quale Picasso ebbe una stretta amicizia.
 
Le opere di Tessere la pace. Omaggio a Guernica sono frutto del lavoro di Studio Pratha, una fucina creativa sperimentale nata dall’incontro tra ispirazioni artistiche contemporanee e una raffinata tecnica di tessitura dalla storia millenaria, praticata nel borgo di Sarule, in Sardegna.
Attingendo ai principi dell’arte povera, Studio Pratha si muove prevalentemente nella dimensione dell’astrattismo con impronta concettuale.
La riscoperta di questo mezzo espressivo si collega alle sperimentazioni novecentesche sull’arte tessile - già indagate dalla Galleria Moshe Tabibnia nell’ambito della mostraIntrecci del Novecento (Triennale Milano, 2017) - attingendo a forme e linguaggi del Bauhaus e aprendosi a nuove contaminazioni grazie alle più recenti collaborazioni con artisti contemporanei.
 
La fase esecutiva degli arazzi è saldamente ancorata al cuore della Barbagia, dove le tessitrici utilizzano esclusivamente lana di pecora sarda, mediante una tecnica di tessitura su telaio verticale, praticata in modo manuale, senza alcun ausilio di strumenti meccanici.
 
La Galleria Moshe Tabibnia ha scelto di ospitare questo progetto per conferire la giusta risonanza ad una realtà artigianale ed artistica, quella di Studio Pratha, che rappresenta una assoluta rarità nel campo del tessile, ultimo baluardo della tradizione delle tessitrici sarde, che si sta spendendo per promuovere e riportare in auge questo antichissimo mestiere e questa tecnica custodita da ormai poche abili mani.

Tale scelta si inserisce anche nell’attività - che la galleria svolge ormai da anni - di promozione dell’arte tessile come espressione artistica più vasta, non riservata esclusivamente ad una nicchia di appassionati, con l’intenzione di avvicinare le generazioni più giovani a questo settore ma anche di far emergere il tessile, sia contemporaneo che antico, per la sua importanza storico-artistica, scientifica e culturale; peraltro in linea con una tendenza generale che, negli ultimi anni, sta riscontrando una crescente presenza di opere tessili sul mercato e nelle proposte artistiche di contesto italiano e internazionale.
 
* C. Zervos, Conversation avec Picasso, in "Cahiers d'Arts", Paris, Edition Cahiers d’Art, n.10, 1935, pp. 178-79.
"Come è possibile che uno spettatore viva un mio quadro come l'ho vissuto io? Un quadro mi viene da molto lontano! Chissà da quale lontananza l'ho sentito, l'ho visto, l'ho dipinto eppure il giorno dopo nemmeno io riconosco quanto ho fatto".
dal 14/04/2023 al 23/04/2023
Galleria Moshe Tabibnia
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