John Forbes Watson (1827-1892) nacque in Scozia e studiò medicina a Londra e Parigi. Nel 1850 si recò a Bombay a servizio dell'esercito, e in India restò tre anni. Al suo ritorno a Londra pubblicò un catalogo della flora autoctona indiana, e in breve fu nominato direttore del India Museum. Nel suo relativamente breve soggiorno nel sub-continente, Watson sviluppò un profondo interesse per il benessere sociale dell'India, che presto tradusse nella missione di promuovere e sviluppare le industrie autoctone indiane, ma anche di favorire il commercio tra il sub-continente, la Gran Bretagna e i mercati mondiali.
I campioni di tessuto conservati nei due volumi esposti fanno parte del secondo gruppo di oggetti catalogati da Watson. Il primo gruppo fu pubblicato nel 1866, accompagnato da un volume supplementare contenente informazioni riguardanti le manifatture tessili indiane, gli stili locali e regionali, e i costumi.
Watson notò come sarebbe stato pià conveniente produrre alcuni tessuti in fabbriche britanniche, impiegando mezzi meccanici, mentre altre tipologie, come per esempio le leggere e delicate mussoline di cotone, non avrebbero potuto essere riprodotte in modo soddisfacente dai tessitori occidentali dal momento che la loro manifattura richiedeva ancora l'abilità manuale dei filatori e dei tessitori indiani. Watson chiamava i suoi campionari "Musei Industriali" o "Musei del Commercio", perché si trattava di collezioni portatili, raccolte allo scopo di fornire ispirazione sia ai produttori britannici che a quelli indiani. Sebbene gli sforzi catalografici di Watson siano stati successivamente criticati e marchiati di scarsa scientificità, queste collezioni indubbiamente conservano in una forma compatta uno stupefacente numero di tessili prodotti nel sub-continente indiano durante la seconda metà del XIX secolo.
L'interesse di John Forbes Watson per la miriade di manufatti tessili del sub-continente indiano riflette quello delle precedenti generazioni di Europei. Con l'emergere del commercio globale durante l'età dell'oro delle esplorazioni via mare, sia i design che le tecniche migrarono con velocità inaspettata. Uno dei duraturi effetti di questo commercio fu la nascita delle industrie europee di stampaggio su cotone, che rispose al crescente entusiasmo dei consumatori per i tessuti in cotone multicolore di provenienza indiana, importati in gran quantità verso la fine del Seicento.
Il set comprende 72 volumi e fu acquistato per 75£ (più di 9000 $ di oggi) dal designer e orafo Edward C. Moore (1827-1891). Moore, capo-designer per Tiffany & Co. dal 1868 fino alla morte, raccolse una grande collezione di libri d'arte e altro materiale di reference che serviva a ispirare i creativi di Tiffany. Alla morte di Moore, la sua biblioteca personale, formata da più di cinquecento libri, fu donata al Metropolitan Museum of Art insieme alla sua collezione di arti decorative del Vicino ed Estremo Oriente.
New York, The Metropolitan Museum of Art
12 agosto 2013 – 20 gennaio 2014
http://www.metmuseum.org/exhibitions/listings/2013/indian-textiles
news
An "Industrial Museum": John Forbes Watson's Indian Textile Collection
New York, The Metropolitan Museum of Art
11 Agosto 2013
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